Immagini e spunti di riflessione
La Filosofia di Sè, come campo d’indagine e ricerca empirica, parte dall’esperienza individuale, dal “libro” più bello, ricco e affascinante, il proprio, per muovere verso la conoscenza di Sé e del mondo. (Cardelli)
Attraverso la comprensione del significato dei propri pensieri, delle “proprie” idee ed emozioni, l’interpretazione del linguaggio simbolico dell’Anima (con i suoi archetipi e miti), si cercano le Verità interiori, la propria identità profonda (Sé), il senso del proprio viaggio qui, si cercano risposte ai perché dell’esistenza, ai problemi, alle sofferenze e ai disagi che viviamo. (Cardelli)
Avere una vocazione nel suo significato originario vuol dire essere guidati da una voce.La voce interiore è la voce di una vita più piena, di una coscienza ulteriore più ampia. Nella voce interiore, l'infimo e il sommo, l'eccelso e l'abietto, verità e menzogna spesso si mescolano imperscrutabilmente, aprendo in noi un abisso di confusione, di smarrimento e di disperazione. L'uomo che, tradendo la propria legge, non sviluppa la personalità, si è lasciato sfuggire il senso della propria vita. Jung
L'iniziazione non è comunicabile alla stessa maniera di quella "di un professore che nell'insegnamento profano comunica ai suoi allievi formule attinte dai libri, formule che essi dovranno soltanto immagazzinare nella loro memoria; si tratta qui di una cosa che, nella sua essenza stessa, è propriamente incomunicabile, poiché sono stati da realizzare interiormente". C.G.Jung
La mia vita è la storia di un'autorealizzazione dell'Inconscio. C.G. Jung L'evoluzione è molto più importante che il vivere. C.G. Jung
L'anima non è di oggi. Essa conta milioni di anni. Ma la coscienza individuale è solo il fiore e il frutto di una stagione, germogliato dal perenne rizoma sotterraneo... C.G. Jung
Nasciamo con un carattere; ci viene dato, è un dono dei guardiani della nostra nascita, come dicono le vecchie storie... ognuno entra nel mondo con una vocazione. James Hillman
"La terapia, o l'analisi, non è solo qualcosa che gli analisti fanno ai pazienti, essa è un processo che si svolge in modo intermittente nella nostra individuale esplorazione dell'anima, negli sforzi per capire le nostre complessità, negli attacchi critici, nelle prescrizioni e negli incoraggiamenti che rivolgiamo a noi stessi. Nella misura in cui siamo impegnati a fare anima, siamo tutti, ininterrottamente, in terapia." J. Hillman